lunedì 1 luglio 2024

Vincenzo Favara: l’ironia e l’intraprendenza a servizio della Pro Loco di Termini Imerese

MadonieLive, 26 giugno 2012

Ho avuto la fortuna di conoscere il Cav. Vincenzo Favara (nella foto) (1938-2005) nella sua fase di grande exploit, prima del progressivo ritiro dal “palcoscenico” della Pro Loco Termini Imerese per motivi di salute. Vincenzo Favara era un personaggio colto, eclettico, pronto alla battuta e dotato da uno stile espressivo del tutto personale. 

Fece parte per diversi anni del Consiglio di Amministrazione della locale Pro Termini, rivestendone ininterrottamente la carica di Presidente dal 1988 al 1994. In questi anni seppe governarla non solo formulando discorsi, ma anche con l’ausilio di un notevole numero di missive che inviava alle amministrazioni, alle personalità politiche, agli enti e alle associazioni al fine di far conoscere i disagi in cui versava la Città, inoltre per esprimere solidarietà di ogni sorta o inviare auguri di ogni genere.

Era un grafomane nato o meglio come lui stesso mi proferiva “sono logorroico, non posso farci nulla è un fattore congenito”. L’oggetto delle missive era tra le più varie: dalla sistemazione area a verde nelle principali arterie della Città di Termini, alla segnalazione di cartelloni abusivi, dall’istituzione di Comitati Organizzatori per il Carnevale, dai progetti di valorizzazione della Città, dalle lettere di protesta per la deturpazione di certi scorci panoramici, insomma tutto quanto un’associazione attraverso il suo statuto potesse svolgere; per non parlare poi dei comunicati che a noi soci pervenivano. Una vera e propria mitragliatrice in azione i cui proiettili non erano altro che penna e carta. Costatando che a quell’epoca non era diffusa la rete internet e che non erano ancora evoluti i social network, lascio a Voi immaginare cosa sarebbe stato capace di fare oggi il Presidente Favara con l’uso della rete telematica!. Io a quell’epoca non ci scherzavo neanche, ero un vero fermento soprattutto dopo la fresca nomina a socio della Pro Loco e tengo a precisarlo “senza mai volerne assumerne incarichi particolari”.

All’interno dei locali della Pro Termini (ricavati da quello che rimane degli ambienti absidali dell’ex chiesa di S. Francesco d’Assisi XIII sec.) iniziarono le mie conversazioni con il Cav. Favara su quanti mirabolanti programmi si potevano realizzare in seno all’Associazione e lui ascoltava interessato e per nulla infastidito dalle freschezze delle mie idee. Tra queste sorprendenti progettualità che mi balenarono in mente, due raggiunsero il traguardo, ovviamente grazie all’impegno impugnato dallo stesso Favara. In breve tempo furono realizzate: il Punto Touring allo scopo di far conosce attraverso l’autorevole rivista ufficiale del Touring Club Italiano “Qui Touring”, le potenzialità del nostro territorio e in particolare la città di Termini Imerese.

L’interessante proposta consisteva nel far si che le Pro Loco d’Italia interagissero con TCI istituendo per l’appunto un luogo d’incontro all’interno delle loro sedi per promuovere le iniziative che il TCI esponeva. Il connubio col TCI portava inoltre la Pro Loco a fruire della rivista per approfondire argomenti storici, artistici, folkloristici. La seconda iniziativa prevedeva invece la richiesta della Pro Loco all’Ente I.A.L. (Istituto Addestramento Lavoratori) di Termini Imerese di istituire il “Corso per Addetto alla lavorazione della cartapesta” una vera novità in questo settore, che permetteva di conseguire una qualifica professionale, riconosciuta giuridicamente attraverso un periodo di tirocinio e un esame finale. A tal proposito ho il piacere di riportare quanto scrisse a tal riguardo il Cav. Favara al direttore dell’Ente I.A.L. di quel periodo il geom. Giuseppe Graziano:

 

Spettabile        I.A.L. CISL

 

prot. 60/VF/VF

 

Oggetto: Richiesta istituzione CORSO per ADDETTO ALLA LAVORAZIONE DELLA CARTAPESTA

Premessa

La nostra Città vanta una, possiamo ben dire, quasi secolare tradizione circa, non solo l’organizzazione di sfilate di carri carnascialeschi, ma principalmente della costruzione degli stessi.

Da decenni una folta schiera di abili modellatori della cartapesta hanno realizzato dei capolavori che poi sono sfilati lungo le vie della nostra Città e sono poi andati ad abbellire, in anni successivi, anche altre sfilate nei paesi viciniori del comprensorio, creando i presupposti di un tentativo in industrializzazione del nostro Carnevale stesso.

Considerazioni

Considerato che, per un naturale avvicendamento della vita, sia anche per interessi più remunerativi in altri campi di lavoro, parecchie defezioni dovute a cause diverse, non ultima l’età matura, siano avvenute, si ritiene opportuno non far morire questa nostra tradizione no solo di organizzare le sfilate carnascialesche, ma principalmente di non annullare del tutto questa categoria benemerita di operatori specifici nella realizzazione di manufatti in cartapesta.

Riteniamo, quindi, sia opportuno considerare non molto peregrina l’idea di tentare di andare a formare delle generazioni di giovani che,avendone la volontà, possano inserirsi a pieno titolo in questa, al momento, ristretta cerchia di operatori specifici del settore della lavorazione della cartapesta.

E dobbiamo, anche, considerare che a questi giovani non si offrirebbe solo l’opportunità di costruire dei manufatti in cartapesta finalizzati solo ed esclusivamente al Carnevale, ma si offrirebbe loro delle valide prospettive di lavoro come l’inserimento in fabbriche che lavorano realizzando giocattoli in cartapesta od anche si schiuderebbe la possibilità, in un tempo non molto futuro, potenziandosi ed industrializzandosi il nostro Carnevale, a delle valide e durature opportunità di lavoro tipo, per intenderci Viareggio.

Conclusioni

Alla luce di quando sopra esposto, si fanno voti a che Codesto Spettabile Istituto voglia valutare l’opportunità di istituire un corso specifico per la preparazione e formazione di addetti alla lavorazione della cartapesta, inserendo nel programma di studio non solo e principalmente la manualità operativa della modellatura della creta e del ferro per la costruzione dei calchi attraverso i quali realizzare  la cartapesta, ma anche dei corsi propedeutici di disegno, di vignettistica, di storia del folklore e dei costumi, della tecnica dei movimenti e simili legati alla finalità di formare dei giovani che abbiano così un bagaglio sia tecnico che culturale atto a poterli qualificare come elementi validi ed esperti nel settore specifico.

Scusandoci per la lunghezza della lettera, ma era, a nostro avviso, necessaria, certi che non mancherete di valutare quanto in essa espostoVi, ringraziandoVi per tutto quanto vorrete fare,non  per noi, ma per la Comunità intera, ci è gradita l’occasione per porgerVi distinti saluti.

Il PRESIDENTE

(Cav. Vincenzo Favara)

Questa fu la mia ultima collaborazione da socio della Pro Termini con il Cav. Vincenzo Favara. Le due iniziative precitate fortemente volute da entrambi, continuarono a svolgersi ancora per alcuni anni, in seguito, per motivi che ancora oggi non riesco a interpretare, caddero tutte nell’oblio.

In realtà in virtù di un avvicendamento delle cariche sociali all’interno della locale Pro Loco, avvennero variazioni di tendenza e pertanto, cambiarono gli uomini e finirono nel dimenticatoio alcune idee.  

Si ringrazia per la foto la moglie Isabella Corso

Foto di copertina: Vincenzo Favara

Giuseppe Longo

https://madonielive.com/

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