Cefalunews,
24 febbraio 2022
In un recentissimo
articolo a firma di Nando Cimino, pubblicato on-line il 20 febbraio 2022 nel
blog di informazione “Tele Video Himera”, lo studioso termitano ha formulato
una serie di interessanti ipotesi sull’origine del Carnevale di Termini
Imerese.
Fulcro delle sue ipotesi è
il presunto collegamento tra una famiglia termitana dal cognome Giuffrè
soprannominata Napoliti (che nella parlata termitana diviene Napolitì) e
l’inizio delle manifestazioni pubbliche del Carnevale termitano.
Alla detta famiglia
(documentata con tale ‘nciuria già nel Settecento) è intestata una stradina
sita nel quartiere tardo-ottocentesco fuori Porta Palermo, non lontano dal
piano Giancaniglia dove sorge il cimitero comunale.
Ivi doveva sorgere
l’abitazione di tale famiglia che essendo la più cospicua diede nome alla
stradina (come del resto si legge nel recente studio di Enzo Giunta, Le strade
di Termini Imerese tra storia e curiosità, Lo Bono, Termini Imerese 2021, p.
99, dove curiosamente si afferma tale famiglia Napoliti, “avrebbe introdotto a
Termini i festeggiamenti del Carnevale”, senza peraltro fornire alcun dato a
conferma).
Quale fosse il luogo di
residenza dei Giuffré alias Napoliti, prima della fine dell’Ottocento, è
attualmente ignoto.
Cimino, sulla scorta di
presunte tradizioni orali da parte degli “anziani” della cittadina imerese,
sostiene che tale famiglia, nel sito a lei intestato, avrebbe “nel giorno del
Martedì Grasso” festeggiato “pubblicamente il Carnevale con musiche, danze,
giochi e schiticchi”. Ciò, quindi, ci riporterebbe sempre alla fine
dell’Ottocento.
A sostegno delle sue
ipotesi, Cimino riferisce del ritrovamento di un “documento in cui proprio per
conto di un Comitato del Carnevale, gli amministratori locali nei giorni 8 e 12
febbraio 1877 concedevano l’uso del teatro comunale di piazza Duomo a tale
Pasquale Giuffrè di anni 40 per organizzarvi feste con ballo”.
Purtroppo per il nostro studioso,
allo stato attuale delle ricerche, non abbiamo alcuna prova di un collegamento
genealogico certo tra il detto Pasquale Giuffré e la famiglia Giuffré alias
Napoliti.
Insomma, ci dispiace per
la bella tradizione “popolare” dei Napoliti, “mitici” padri fondatori del
Carnevale Termitano (a base di danze, giochi e schiticchi), ma essa non poggia
affatto su fonti documentarie sufficientemente probanti.
Intanto, per mantenere il
presunto primato di antichità della manifestazione carnascialesca, si continuano
a fare ipotesi su ipotesi, senza però dimostrare in maniera inconfutabile il
presunto ruolo fondante di tale famiglia Giuffré nella storia della festività.
Aspettiamo con trepidazione la prossima puntata di questa infinita diatriba che, ormai, sembra ogni giorno più simile ad una telenovela, non certo ad una storia del nostro antico Carnevale fondata su dati oggettivi, sfoltita dai “si dice”.
Foto
di copertina: Carnevale termitano con i Nanni (fine anni
60’, Publifoto, Palermo).
Bibliografia e sitografia:
Giuseppe
Longo 2018, Il binomio Palermo-Termini, tra porte civiche,
manifestazioni carnascialesche e “gustose” leggende metropolitane, Cefalunews,
22 dicembre.
Giuseppe
Longo 2019, La rivincita della “vera” storia del Carnevale
Termitano, Cefalunews, 19 gennaio.
Giuseppe
Longo 2019, Riflessioni sulla festa carnascialesca di
Termini Imerese l’erede indiscussa dell’antico Carnevale di Palermo,
Cefalunews, 4 febbraio.
Giuseppe
Longo 2020, Il francobollo dedicato al Carnevale di Termini
Imerese e Giuseppe Patiri totalmente dimenticato, Cefalunews, 22 agosto.
Giuseppe
Longo 2022, Il Carnevale di Palermo del 1774 e le
reminiscenze carnascialesche cittadine del 1931, Cefalunews, 12 febbraio.
Giuseppe
Longo 2022, Palermo 1931. I Nanni di Carnevale arrivano ai
Quattro Canti, Cefalùnews, 16 febbraio.
Giuseppe Longo 2022, La Società del Carnevale di Palermo e il gran pranzo di beneficenza al Politeama Municipale, Cefalunews, il 19 Febbraio 2022.
Giuseppe Longo
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