Cefalunews,
16 febbraio 2022
«Primo Giorno - Sabato 7 febbraio - Arrivo del Nannu. Alle dodici la
Nanna si recherà in gran pompa per il Corso V. E. all’incontro del Nannu; indi
entrata trionfale da Porta Felice percorrendo il Corso V. E., la via Macqueda e
la via Cavour fino a Porta S. Giorgio. Apertura della Gran Beneficiata popolare
presieduta dal Nannu e dalla Nanna, sino alle ore 10 p.m.»
(Società del Carnevale di
Palermo - Anno Quinto - Programma delle Feste - 1878).
Ho voluto iniziare questo
articolo, con l’ouverture dei festeggiamenti carnascialeschi già menzionati nel
programma del 1878, a cura della Società del Carnevale di Palermo (Cfr. Le
Società carnascialesche di Palermo e di Termini Imerese).
Indubbiamente, la
manifestazione fu un rituale facente parte di un “programma sistematico” già
iniziato nel 1873 e che si perpetuò probabilmente anche dopo il 1878.
Tuttavia, come già abbiamo
scritto in passato, circa la tradizionale festa carnascialesca, a Palermo sin
dal 1852, fu presente la sola maschera del “Nannu”. E sempre la stessa
maschera, almeno sino al 1882, veniva totalmente distrutta mediante un
complesso cerimoniale che culminava nel rogo e rinnovata ogni anno.
Il rogo della maschera del
“Nannu”, avvenimento che aveva luogo in pieno centro storico (a Piazza
Vigliena, conosciuta anche come i Quattro Canti o Teatro del Sole),
verosimilmente non era altro che un retaggio di un antico rito pagano.
In realtà, dal libro “La
Conca d’Oro. Guida pratica di Palermo”, del giornalista, scrittore e poeta
Enrico Onufrio (1858-1885), nel capitolo appositamente dedicato al carnevale,
si deduce che trenta anni prima (1852), quando l’autore ancora non era nato, ma
poteva averlo appreso dai racconti paterni, la manifestazione carnascialesca,
era in auge (Cfr. Enrico Onufrio ed il Carnevale palermitano tra primo e
secondo Ottocento).
Invece, la manifestazione
carnevalesca “targata” 1931 che immortaliamo qui con una splendida ed eccezionale
fotografia (segnalataci dal sig. Antonino D’Amico che ringraziamo molto
sentitamente), tratta dal quotidiano palermitano “L’Ora”, non è altro che la
testimonianza della continuità della tradizione del XIX secolo.
L’immagine parla da sé:
Il Corso Vittorio Emanuele
gremito di folla che esulta festosa al transito del cocchio dei “Nanni”, si
vede anche una moltitudine di persone assiepate a ridosso dei Quattro Canti. Il
cocchio probabilmente attraversò Piazza Vigliena, e raggiunse Porta Felice.
Il corteo carnascialesco
rappresentato in fotografia conferma quanto noi abbiamo sostenuto e provato sin
dall’inizio delle nostre ricerche, ossia che:
Il
Carnevale di Termini Imerese è l’erede diretto dell’antico Carnevale di Palermo.
Infine, parafrasando il testo di un famoso spot pubblicitario-tormentone degli anni Ottanta, concludo dicendo:
Silenzio, parla “l’Antico Carnevale di Palermo”.
Bibliografia e sitografia:
Giuseppe Pitrè, “Usi e
costumi credenze e pregiudizi del popolo Siciliano” - Volume I, Palermo, 1889.
L’Ora,
2/3 febbraio 1931.
L’Ora,
13 febbraio 1931.
Arturo Lancellotti, “Feste
tradizionali”, Società Editrice Libraria, 1951.
Luigi
Ricotta, Aspetti del folklore di Termini Imerese, Università
degli Studi di Palermo, Facoltà di Lettere, Relatore prof. Giuseppe Cocchiara,
A.A. 1956-57, Tesi di Laurea inedita, 268 p.
Marcello
Fagiolo, Maria Luisa
Madonna, “Il Teatro del Sole. La rifondazione di Palermo nel Cinquecento e
l’idea della città barocca”, Officina Edizioni, Palermo 1981.
Giuseppe
Navarra, Termini com’era GASM, 352 pp. 2000”.
Giuseppe
Longo 2010, Gli albori del Carnevale di Termini Imerese La
“Società del Carnovale, Sicilia Tempo anno XLVIII n.470, gennaio-febbraio,
22-23.
Maria
Sofia di Fede, Fulvia
Scaduto, I quattro Canti di Palermo. Retorica e rappresentazione nella
Sicilia del Seicento, Edizioni Caracol, Palermo 2011.
Giuseppe
Longo 2012, Intervista al prof. Luigi Ricotta sul Carnevale
di Termini Imerese, Cefalunews, 17 settembre.
Giuseppe
Longo 2012, Giuseppe Navarra e il Carnevale di Termini
Imerese, Cefalunews, 20 settembre.
Giuseppe
Longo 2016, Il Carnevale di Palermo (sin dal 1874) e di
Termini Imerese (sin dal 1876): un binomio da riscoprire, Cefalunews, 18
gennaio.
Giuseppe
Longo 2016, Le Società carnascialesche di Palermo e di
Termini Imerese, Cefalunews, 2 febbraio.
Giuseppe
Longo 2016, Enrico Onufrio ed il Carnevale palermitano tra
primo e secondo Ottocento, Cefalunews, 18 agosto.
Giuseppe
Longo, 2016, Il Carnevale di Termini Imerese: un’antica eredità
venuta da Palermo? Cefalunews, 6 novembre.
Giuseppe
Longo 2016, La “Nanna” partoriente del Carnevale di Palermo…
ed altre cose, Cefalunews.org, 17 novembre.
Giuseppe
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Giuseppe
Longo 2017, Il Carnevale di Palermo del 1799 nel racconto di
Giuseppe Pitrè, Cefalunews, 10 aprile.
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Longo 2018, Il binomio Palermo-Termini, tra porte civiche,
manifestazioni carnascialesche e “gustose” leggende metropolitane, Cefalunews.org,
22 dicembre.
Giuseppe
Longo 2019, La rivincita della “vera” storia del Carnevale
Termitano, Cefalunews.org. 19 gennaio.
Giuseppe
Longo 2019, Riflessioni sulla festa carnascialesca di
Termini Imerese l’erede indiscussa dell’antico Carnevale di Palermo,
Cefalunews, 4 febbraio.
Giuseppe
Longo 2020, Il francobollo dedicato al Carnevale di Termini
Imerese e Giuseppe Patiri totalmente dimenticato, Cefalunews, 22 agosto.
Giuseppe
Longo 2022, Il Carnevale di Palermo del 1774 e le
reminiscenze carnascialesche cittadine del 1931, Cefalunews, 12 febbraio.
Foto
di copertina: Carnevale di Palermo 1931, i Nanni in
cocchio arrivano ai Quattro Canti.
Foto a corredo dell’articolo:
Carnevale termitano, uno dei più antichi d’Italia, ed erede diretto dell’antico Carnevale di Palermo. Il logo realizzato da Giuseppe Patiri.
Giuseppe Longo
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