Cefalunews,
14 giugno 2021
Ciclo
delle conferenze dedicate a Giuseppe Patiri 13º incontro:
Salvaguardia e fruizione della Chiesa di Sant’Orsola in Termini Imerese”.
diretta streaming, dalla pagina Facebook di Cefalùnews, 17 giugno 2021.
Ciclo delle conferenze
dedicate a Giuseppe Patiri: “Per la valorizzazione, la salvaguardia e fruizione
della Chiesa di Sant’Orsola in Termini Imerese”.
In occasione del ciclo
delle conferenze dedicate a Giuseppe Patiri (1846 - 1917) si svolgerà in
diretta streaming, dalla pagina Facebook di Cefalùnews (giovedì 17 giugno 2021
alle ore 18.00), il 13° incontro di conferenze a tema dal titolo: “Salvaguardia
e fruizione della Chiesa di Sant’Orsola in Termini Imerese”.
Introduce e modera:
Prof. Mario Macaluso (Giornalista, Direttore di Cefalunews)
Interventi:
Prof. Umberto Balistreri (Presidente ISSPE)
“La Compagnia dei Neri e
la Chiesa di Sant’Orsola di Termini Imerese”
Don Enrico Campino (Parroco, Santuario Madonna della Consolazione)
“La Chiesa di Sant’Orsola
oggi”
Prof.ssa Rosa Lo Bianco (Presidente
dell’Archeoclub d’Italia “Himera”, sede di Termini Imerese)
“Le chiese nel territorio
termitano da valorizzare”
Christian
Pancaro (Storico)
“Le Compagnie dei Bianchi
e dei Neri in Sicilia e a Termini Imerese”
Chiesa
di Sant’Orsola
«La quattrocentesca chiesa
di Sant’Orsola di Termini Imerese fu sede di una fiorente e attiva Compagnia
alla quale appartennero soprattutto mercanti, piccoli e grandi armatori di
barche: insomma la parte più vivace e intraprendente dell’imprenditoria
termitana. Sin dal XVI sec. questa chiesa ospitò la Compagnia di Sant’Orsola o
dell’Orazione della morte o dei Neri, per il colore dell’abitino che
indossavano gli appartenenti.
La Compagnia, fondata a
Termini il giorno sei febbraio 1569, fu come per le altre, diffuse nel resto
dell’Italia, iscritte alla sede di Roma il cui anno di fondazione risaliva al
1538. Il compito di questa benemerita Congregazione fu, oltre alle raccolte
delle elemosine per le funzioni religiose in suffragio dei confrati defunti e
la tumulazione degli stessi nella suddetta Chiesa, anche quello del
sostentamento per le vedove e gli orfani in caso di premorte degli appartenenti
alla Confraternita.
Nel 1660 la Compagnia dei
Neri per l’intervento del sac. Ignazio Barracato e la concessione del frate
agostiniano senese, Ambrogio Landucci, ottenne la traslazione a Termini Imerese
delle reliquie di Sant’Orsola, i cui resti giacevano custoditi nel cimitero
Saturnino di Roma.
L’edificio sacro racchiude
nel suo interno preziose testimonianze d’arte: stucchi, dorature, affreschi,
dipinti policromi, reliquiari, iscrizioni funerarie e acquasantiere. Gli
affreschi del coro e della navata centrale unitamente alle tele che
arricchiscono l’edificio sacro, sono le raffigurazioni di maggiore pregio.
I valenti artisti che
resero alla chiesa di Sant’Orsola la loro opera espressiva furono: il
palermitano Rosario Vesco (Palermo 1714, Termini Imerese 1767) noto per aver
affrescato la volta e parte dell’abside con scene pittoriche. Don Alessio
Geraci, pittore e decoratore, allievo di Vito D’Anna da cui imparò i segreti
dell’affresco».
Giuseppe
Patiri
«Il Prof. Giuseppe Patiri
(1846 - 1917) paletnologo, etnologo, studioso di storia locale siciliana, fu un
illustre socio in seno della benemerita “Società del Carnevale”, infatti, oltre
ad esserne il promotore, fu anche il referente ufficiale a Termini Imerese
dell’antropologo Giuseppe Pitrè fondatore in Sicilia della “demopsicologia” e
che insieme al folclorista - filologo Salvatore Salomone Marino, diedero
origine all’Archivio per lo studio delle tradizioni popolari.
Il Carnevale di Termini
Imerese è uno dei più antichi d’Italia ed erede diretto dell’antico carnevale
di Palermo».
Foto a corredo dell'articolo: La quattrocentesca Chiesa di Sant’Orsola.
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