MadonieLive, 27
novembre 2018
Ciclo delle conferenze
dedicate a Giuseppe Patiri 6º incontro: “Nicolò Palmeri eroe dimenticato”. A
240 anni dalla sua nascita. Istituto di Istruzione Superiore Statale “Nicolò
Palmeri”. Termini Imerese 27 novembre 2018.
Per celebrare i 240 anni
dalla nascita di Nicolò Palmeri (1778 - 1837), si terrà a Termini Imerese,
martedì 27 novembre alle ore 10.00 presso l’Istituto di Istruzione Superiore
Statale “Nicolò Palmeri” la conferenza dal titolo: “Nicolò Palmeri eroe
dimenticato”, incontro dedicato all’illustre storico ed economista termitano.
La manifestazione fa parte del ciclo delle conferenze dedicate al noto
paletnologo ed etnologo Giuseppe Patiri (1846 - 1917).
Programma
Saluti: Prof. Giovanni Lo Cascio
(Dirigente Scolastico)
Relatori:
Gen. Mario Piraino (Storico)
“La vita rivoluzionaria di
Nicolò Palmeri, precursore del Risorgimento”
Giuseppe
Piscitello (Maestro Cartapestaio)
La storia della
cartapesta, le tecniche e le sue applicazioni
Dott. Fabio Maggiore (Economista)
“Le idee dell’economista
Nicolò Palmeri”
Dott. Enzo Giunta (Storico)
“Dal cimitero dei colerosi
al Camposanto di Termini Imerese. Un ‘viaggio’ durato 160 anni”
Introduce e Modera: Dott. Sergio Merlino D’Amore (Promotore
dell’Archeoclub d’Italia sede di Termini Imerese)
Saranno presenti: l’Avv. Francesco Giunta (Sindaco della Città di Termini Imerese) e la Prof.ssa Rosa Lo Bianco (Assessore alla Scuola Pubblica)
Nicolò Palmeri fu un
convinto fautore della riforma costituzionale d’ispirazione britannica del 1812
ed uno dei membri più attivi del parlamento siciliano. Il definitivo trionfo
dell’assolutismo regio e la fine dell’indipendenza siciliana (1815-16) lo
portarono a maturare una posizione fortemente antinapoletana e autonomistica
come si evince chiaramente dal suo approfondito Saggio storico e politico della
costituzione del regno di Sicilia (redatto attorno al 1822 e dato alle stampe
solo nel 1847).
Facendo proprie le
convinzioni dei suoi maestri Paolo Balsamo e Rosario Gregorio (1753 - 1809) si
prodigò per la promozione dello sviluppo economico dell’isola, aderendo con
convinzione al liberismo economico di stampo inglese e consigliando caldamente
l’apertura dei porti siciliani per il commercio estero, ben comprendendo il
ruolo centrale nel Mediterraneo della Sicilia.
Tali sue convinzioni li
espose nel dettagliato Saggio sulle cause e i rimedî delle angustie agrarie
della Sicilia (edito nel 1826). Dal punto di vista storico, pur non apportando
contributi particolarmente originali, condensò i suoi studi in un corposo, ma
agile compendio della storia siciliana dal titolo Somma della storia di Sicilia
(5 voll., 1834-41), dove a chiare lettere esaltò la tradizione fortemente
autonomistica della Sicilia nel corso della sua storia.
Nell’estate del 1837 si diffuse in Sicilia, a desolarla con la morte di migliaia di vittime, il morbo del colera ed a Termini Imerese perirono circa duemila abitanti, tra i quali il Palmeri che si spense, nel luglio dello stesso anno, all’età di 59 anni, compianto da tutti. Le sue spoglie mortali furono inumate in una singola fossa del cimitero dei colerosi della piana di Bevuto e sulla lapide l’amico ed allievo il poligrafo termitano Baldassarre Romano (1794-1857) vi fece apporre taluni sacri simboli ed il nome dell’estinto.
Nel 1862, l’umanista e poeta, Ugo Antonio Amico gli dedicò una biografia di 76 pagine edita a Torino dall’Unione Tipografica Editrice (antenata dell’attuale casa editrice UTET). Nel 1888 per l’intervento del Sindaco di Termini Imerese Francesco Cosenz, le spoglie del Palmeri furono riesumate e trasferite nel cimitero di Giancaniglia.
Foto a corredo dell’articolo:
Collezione Francesco La Mantia. Ph. AF Lemaitre “Termini”. Incisione, 1835. In Artaud, L'Universo, Storia e descrizione di tutti i popoli. Italia. Parigi 1835.
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