Cefalunews, 1 marzo 2017
Il 1° marzo di cento anni
fa si spegneva a Termini Imerese Giuseppe Patiri. Il nostro, nacque a Termini
Imerese il 10 ottobre 1846 da Don Rocco Patiri e Donna Mattea De Luca
appartenenti a un’agiata famiglia del locale patriziato urbano. Egli fu
Paletnologo, Etnologo e studioso di storia locale.
La sua agiata condizione
sociale gli permise di dedicarsi da autodidatta ai suoi molteplici interessi
storici. Insieme al sac. Carmelo Palumbo e con il prof. Saverio Ciofalo avviò
le prime indagini sulla preistoria del territorio di Termini Imerese.
Eseguì scavi e
ricognizioni in diverse grotte del termitano e del suo circondario. Sviluppò
una sua teoria riguardante i microliti rinvenuti nel Riparo del Castello di
Termini.
Affascinato dal bordo
seghettato di questi manufatti, che talvolta potevano vagamente rammentare dei
profili umani, egli pensò si trattassero di vere e proprie sculture
preistoriche che battezzò “figure a bocca aperta”. Le sue ipotesi furono
criticate dalla stragrande maggioranza degli studiosi. L’unico che in parte le
fece proprie fu il prof. Georg Von Schweinfurth celebre paletnologo tedesco.
Nel campo
dell’etnoantropologia termitana il Patiri ebbe corrispondenze epistolari con i
demologi Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone Marino. Patiri collaborò con
diversi giornali, oltre che di argomenti storici o scientifici, si occupò anche
di letteratura. A lui si devono infatti, i racconti storici: “Majone” e
“Pieruccio Gioeni” e il romanzo “Un prete di montagna”. Tra le altre cose fu
anche, nella seconda metà della sua vita, Direttore del Grand Hotel delle
Terme, dove peraltro morì e dove aveva la residenza, tanto che esistono diverse
lettere a lui indirizzate, proprio presso l’albergo termitano.
Il nome di Giuseppe Patiri
è legato anche alla manifestazione del Carnevale di Termini Imerese, uno dei
più antichi carnevali d’Italia, tramite quattro ricevute di pagamento di lire
“una” rilasciategli rispettivamente nei mesi di gennaio, febbraio, marzo,
aprile e maggio dell’anno 1876, dall’originaria “Società del Carnovale” di
Termini Imerese.
Vogliamo qui ricordare il
nostro concittadino, stimato dai “giganti” della demopsicologia siciliana, e
soprattutto esaltarne le sue doti di grande studioso del territorio imerese,
quest’ultimo custode di una storia millenaria.
Foto di copertina: Giuseppe Patiri
Giuseppe Longo
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