Cefalunews,
11 febbraio 2023
Gli anni Sessanta furono
molto impegnativi per il rilancio del Carnevale di Termini Imerese. Il banco di
prova fu la scelta di importare da Viareggio degli elementi costruttivi, già
utilizzati nelle sfilate precedenti. Una decisione questa, peraltro
inevitabile, essendo una necessità logistica di forza maggiore causata
dall’astensionismo delle maestranze locali.
In realtà, una rappresentanza
del comitato organizzativo termitano, visitò le “officine” della Capitale del
carnevale. E dopo previ accordi sulla scelta di recuperare le forme e i diversi
soggetti carnascialeschi in cartapesta, questi ultimi furono spediti da
Viareggio a Termini Imerese, giungendo attraverso la strada ferrata. Una volta
arrivati in stazione, “i pezzi da montare” vennero caricati sui camion e
portati nel cantiere di lavoro: la storica grande autorimessa all’interno
dell’ex Caserma La Masa. Questo ambiente fu inizialmente il luogo di lavoro dei
maestri termitani, e rimase tale per tutti gli anni Cinquanta, Sessanta,
Settanta e buona parte degli anni Ottanta.
Tra i soggetti allegorici
provenienti da Viareggio, ci fu anche il “Re Carnevale”, ossia il “Complesso di
apertura” ufficiale della manifestazione del 1955, opera dello scultore Alfredo
Morescalchi (1900 - 1987). Il Morescalchi, come ci riferisce il Maestro Enrico
Vannucci (1): “È stato tutto,
scultore, costruttore, ricercatore, perfezionista e uomo colto e modesto”.
L’allegoria viareggina una volta arrivata a Termini Imerese venne parzialmente
modificata, da come si evince dalla foto originale: infatti, il sonaglio per
bambini (tenuto con la sinistra, in siciliano “scrusci-scrusci p’ ‘i
picciriddi”) venne sostituito con un altro di foggia rotondeggiante, mentre il
seggiolone fu relativamente abbassato.
Nel periodo
carnascialesco, le maestranze locali, nello specifico, “Il comitato
organizzatore”, si trovò a cooperare fianco a fianco, con l’equipe delle maestranze
viareggine venuti in ausilio per assemblare le parti dei loro carri. La
collaborazione durò per circa un decennio (Cfr. G. Longo, Carnevale di Termini
Imerese 1963: Marilyn Monroe cambia carro…, “Cefalunews”, 17 marzo 2017).
Tuttavia, nel 1968 la nota
manifestazione non si svolse a causa del terremoto, avvenuto nella notte del 14
e 15 gennaio, che colpì una vasta aerea della Sicilia occidentale interessando
le zone della Valle del Belìce e le province di Agrigento, Palermo e Trapani.
Nella seconda parte degli
anni ‘60, le sfilate dei carri allegorici mantennero lo stesso leitmotiv.
Pertanto, per le strade cittadine ci fu la passerella, un pot-pourri di carri
allegorici, solitamente sei o sette, dalla tematica varia: dai soggetti
fantastici, o dalla vaga satira politica. Il comitato organizzatore si occupò
personalmente di preparare il carro dei “Nanni”. Grandi consensi di pubblico ed
un grande successo ottenuto. Gente proveniente dalle zone limitrofe
assieparono, nel corso della manifestazione, le strade di Termini Bassa e Alta.
Gli itinerari della
sfilata rimasero immutati come per gli anni ‘50 (Cfr. G. Longo, I “Nanni” del
carnevale di Termini Imerese e di Trapani negli anni Cinquanta, “Cefalunews”, 1
febbraio 2023).
Possiamo percepire l’esito
certamente positivo di questo decennio di Carnevale, in particolar modo
l’edizione del 1963 attraverso la relazione stilata dall’allora sindaco di
Termini Imerese, dott. Francesco Candioto e dal presidente della Associazione
Turistica “Pro Termini” (antesignana dell’attuale Pro-Loco), il Cav. Vito Salvo
(per ulteriori approfondimenti, (Cfr. G. Longo, I “Nanni” dei carnevali di
Palermo e Termini Imerese, Cefalunews, 5 febbraio 2016).
Il già costruttore di
carri allegorici, Giuseppe Aglieri Rinella, il quale ci ha informato su questo
“speciale decennio”, ricorda con nostalgia tre carri allegorici, a suo avviso
molto belli: il Re Carnevale, la figura in cartapesta di un uomo con i baffi,
dalle sembianze fanciullesche, che muoveva gli occhi, le ciglia, e la lingua,
seduto su un seggiolone, facente da trono, che impugna a destra e sinistra una
forchetta e un sonaglio. Questo personaggio fece per molti anni da apri pista
alla sfilata carnascialesca, al seguito di parecchi “pupi” appiedati. Poi,
rammenta ancora il signor Aglieri Rinella: «tra gli altri carri ci fu anche
quello concernente la satira politica, “Matrimonio impossibile”, riproducenti
Aldo Moro e Pietro Nenni (Moro raffigurava la sposa, Nenni lo sposo)» e,
infine, un’altra rappresentazione allegorica di cui, purtroppo, il signor
Giuseppe non ricorda più il nome. Certamente, fu un carro a tema e ritraeva una
disciplina sportiva, lo sci nautico, dove la sciatrice campeggiava sul carro a
braccia larghe.
I soggetti allegorici
provenienti da Viareggio, e variamente montati sui carri carnascialeschi di
Termini Imerese, furono in voga per tutti gli anni Sessanta del XX secolo.
Note:
(1)
Enrico Vannucci, figlio del pittore e decano dei maestri costruttori dei grandi
carri di cartapesta Carlo “Bocco” Vannucci.
Bibliografia
e sitografia:
Luigi
Ricotta, Aspetti del folklore di Termini Imerese, Università
degli Studi di Palermo, Facoltà di Lettere, Relatore prof. Giuseppe Cocchiara, A.A. 1956-57, Tesi di Laurea inedita, 268 p.
Giuseppe
Navarra, Termini com’era GASM, 352 pp. 2000.
Giuseppe
Longo 2016, I “Nanni” dei carnevali di Palermo e Termini
Imerese, Cefalunews, 5 febbraio.
Giuseppe
Longo 2017, Carnevale di Termini Imerese 1963: Marilyn
Monroe cambia carro…, Cefalunews”, 17 marzo.
Giuseppe
Longo 2023, I “Nanni” del carnevale di Termini Imerese e di
Trapani negli anni Cinquanta, “Cefalunews”, 1 febbraio.
Giuseppe
Longo 2018, Il quartiere fuori Porta Palermo e l’infondata
“leggenda” dell’origine del Carnevale di Termini Imerese, Cefalunews 24 agosto.
Giuseppe
Longo 2018, “Il binomio Palermo-Termini, tra porte civiche,
manifestazioni carnascialesche e “gustose” leggende metropolitane”. Cefalunews,
22 dicembre.
Giuseppe
Longo 2023, Il nuovo imperativo del 2023: buttiamo un
quarantennio di fake news sul Carnevale di Termini Imerese! Cefalunews, 11
gennaio.
Giuseppe
Longo 2023, Carnevale di Termini Imerese:la fiaba obsoleta
dei Napoliti, con una nostra retrodatazione all’Epigravettiano superiore,
Cefalunews, 25 gennaio.
Foto
di copertina: Re Carnevale, Carnevale di Termini Imerese
anni Sessanta. Ph. gentilmente concessa Antonino Surdi Chiappone.
Foto a corredo dell’articolo: Carnevale di Viareggio 1955, “Re Carnevale”. Ph. Collezione privata.
Giuseppe Longo
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